
Per publicizzare questo nuova creazione c'è una specie di "blog candy" nel blog della Prima Marketing. La partecipazione scade questa sera. Affrettatevi.
Bokeh (pronunciato /bɒkɛ/ o talvolta /ˈboʊkə/[1]) è un termine del gergo fotografico derivato dal vocabolo giapponese "boke" (暈け o ボケ), che significa "sfocatura" oppure "confusione mentale"[2]. A partire dalla metà degli anni novanta, si è affiancato alla terminologia tradizionale contributo delle aree fuori fuoco o resa dello sfuocato.
La parola bokeh indica propriamente le zone contenute nei piani fuori fuoco di un'immagine fotografica[3] e la qualità estetica della sfocatura[4]; per estensione, si riferisce anche alla tecnica che permette di ottenere un gradevole effetto "sfuocato" tramite un utilizzo creativo delle proprietà ottiche degli obiettivi.
Tratto da Wikipedia
Ho trovato qualcosa anche su questo post su Carta e Ricordi scritto da Tiz. Qui si spiega in generale cos'è il bokeh.
Io adoro la poca profondità di campo e questa mattina l'ho voluta dedicare alle sperimentazoni.
Volevo realizzare l'effetto "shaped bokeh" , l'effetto sopradescritto ma con una forma ben precisa, nel mio caso una stella. Qualche nozione l'ho trovata qui ma metto per iscritto questo tutorial che vi spiegherà passo passo come fare.
Vi serve:
macchina fotografica;
cavalletto (opzionale);
obiettivo Canon o Nikon: Canon 50 mm (io ho usato questo) o 85 mm oppure Nikon 50 mm o 85 mm
lucine di Natale o qualche altra piccola luce però abbastanza luminosa.
Per realizzare il coperchio:
Cartoncino nero
Punch piccolini
Misurate il diametro massimo esterno del vostro obiettivo (nel mio caso 6,8 cm)e riportatelo su un cartoncino. Ritagliatelo lasciando un margine tutto intorno di 2 cm circa. Tagliate due striscie 2,5 cm x 10 cm oppure una unica 2,5 x 20 cm.
Ritagliate il cerchio come nell'immagine qui sotto. La punta dello spicchietto di carta che tagliate deve avvicinarsi alla linea più interna che avete riportato e che corrisponde al diametro del vostro obiettivo.
Quindi segliete una fustella piccolina. La dimensione massima dipende dall'ottica che avete messo sulla macchina.
Per esempio se usate il 50mm la dimensione della stellina (o cuore o foglia o quello che volete tranne il cerchio) deve essere al massimo 15 mm più o meno (vedete il discorso più ampio riportato sotto). La stellina usata da me misura 1 cm (10mm).
Ecco uno schemino con focale e diametri della forma da intagliare a seconda dell'apertura del diaframma:
50mm f/2 - forma deve essere meno di 25mm
75mm f/2 - forma meno di 37,5mm
100mm f/2 - forma meno di 50mm
50mm f/2.8 - forma meno di 17.5mm
50mm f/3.5 - forma meno di 14.2mm
Riportatela al centro del cerchio nero usando la punchata a stella come template ossia passando i contorni con una matita. Quindi ritagliate con un taglierino.
Cominciate a piegare verso su tutte le linguette di carta e finché ottenete una cosa del genere.
Applicate un glue dots uno spicchio sì e uno no. Io uso questi mini glue dots ultra sottili della Therm O Web di diametro 3/16 di pollice (5 mm). Si trovano in bustine da 175 pezzi singoli. Non so se in Italia si trovano ma essendo in busta e non in scatola la spedizione non costa molto. Io li ho acquistati qualche anno fa e ne ho fatto scorta. Il loro prezzo si aggira intorno ai 3,60 dollari circa.
Infine incollate le strisce in modo da ottenere questa specie di tappo che si mette davanti all'obbiettivo mentre si scatta la foto.
Questa è stata la prima prova. Non avevo capito bene come dovevo e cosa dovevo fotografare. Sono stata soddisfatissima quando ho visto la stellina di riflesso sulla macchinetta del caffè illuminata dai faretti della cucina.
Adesso però vi dico come fare per non perdere tutto il tempo che ho perso io.
Una volta preparato lo strumento dobbiamo preparare la scenografia.
Scegliete l'oggetto da fotografare che dovrà essere in primo piano. Dietro di questo alla distanza di almeno 1 metro ci saranno le lucine. Importante: più lontane saranno le lucine rispetto all'oggetto in primo piano più saranno sfuocate.
Settate a macchina con il valore di apertura di diaframma più basso possibile (ossia diaframma completamente aperto), mettete il fuoco dell'obiettivo in manuale, mettete a fuoco il soggetto in primo piano, mettete il tappo con il foro a stella e scattate. Se avete tempi di scatto bassi usate il cavalletto e l'autoscatto. Così otterete immagini più nitide. Un suggerimento: provate, provate, provate.
Ecco le mie prove.
Qui ho capito che la il fuco va messo su manuale poiché l'autofocus non ce la fa. Sul lato dell'obbiettivo trovate una levetta con due sigle: AF e MF. Spostatela su MF che vuole dire fuoco manuale: dovete girare la griera finché vedrete l'oggetto a fuoco.
Troppo mossa, devo usare il cavalletto!
Ops! Ho dimenticato di rimettere il tappo forato dopo aver messo a fuoco.
Qui ci siamo ma le stelline sono troppo piccole. Devo ridurre l'apertura.
Finalmente ce l'ho fatta! Adesso devo migliorare il tutto.
Gustatevi una gallery di bokeh.