Trovo che questa donna, Karen Burniston, sia veramente geniale. Date un'occhiata alle spelndide card popo up che riesce a realizzare. I meccanismi e relative istruzioni non nient'altro che mascherine Sizzix. Le trovate qui!
Io non mi rassegno! Per me " po' " nel significato di "poco" nella sua forma contratta si scriverà sempre con l'apostrofo e mai con l'accento. A chi non ha capito nulla vi incollo qui un post di Riccardo ne le mille bolle blog di Franco Ziliani
Addio po’, lunga vita al pò!
Scritto da Riccardo il 5 ottobre 2009
Ebbene sì, mi sono deciso, irrevocabilmente, a dare il definitivo addio al po’, e a dare un caloroso benvenuto al nuovo re delle “quantificazioni parziali”(?), il pò.
Ebbene sì. Dapprima commentatori (di blog) dall’italiano incerto. Poi postatori (sempre di blog) più smaliziati. Non parliamo dei facebookari. E allora si è cominciato ad insinuare in me un dubbio. Che io sia fuori dal main stream di come si scrive quello che si scrive. Si, insomma: lo sappiamo tutti che si scriverebbe po’ e non pò, ma che strazio, un carattere in più (qui si inserirebbe il discorso smessaggiatori e twitteratori)… e quindi scriviamo pò, e basta. E poi: vuoi fare il pedante, come quelli che ti correggono quando dici ha piovuto invece di è piovuto? Vuoi dimostrare che hai fatto le scuole medie? Sono dell’obbligo, le abbiamo fatte tutti, e lo sappiamo che si direbbe è e non ha, ma non ne abbiamo voglia, chiaro?
Ma al po’ l’addio definitivo, come al solito fuori tempo massimo, l’ho dato solo ieri. Quando nelle prime righe dell’articolo di Curzio Maltese (Curzio Maltese!) su La Repubblica di ieri, il pò si è avventato contro i miei occhi. Sarà stato Curzio? Sarà stato un giovane di Repubblica?
Poco importa. Addio po’. Lunga vita al pò!
No, assolutissimamente NO! Sono ferma su questa mia decisione. Probabilmente anche ci ha scritto il post succitato non transigerà infatti l'etichetta del post è "ironicamente". Mi aspetto da voi conforto.
A chi vuole approfondire l'argomento vi lascio questi link:
Cominciano a spuntare come funghi i video e le foto provenienti dalla famosa manifestazione che si tiene 2 volte l'anno in America i cui tutti i brands propongono nuove collezioni, nuovi prodotti, nuovi strumenti per il mondo del craft. CHA è infatti l'acronimo di Craft & Hobby Association e si è tenuta questa volta a Los Angeles dal 29 gennaio al 1 febbraio. Gli stand sono parecchi e io, come ogni volta, passo ore a guardare cosa si sono inventati di nuovo. Mi attirano maggiormente i nuovi tools (attrezzi) che propongono nuovi modi di affrontare le sfide del craft. Da segnalare prima di tutto sono: il Presto Punch della Spellbinders e la risposta della Sizzix alla Letterpress della Quikutz: Ink-its Letterpress Plates, nient'altro che dei timbri da utilizzare con la fustellatrice. Qui una demo
Il bello è che l'effetto sulla carta risulta anche leggermente embossato! Ecco invece la Presto Punch.
L'idea comune di quest'anno sembra quella di avere un unico attrezzo fisso con vari accessori intecambiabili per ottimizzare lo spazio. Questo è il principio anche della American Craft per il border punch con varie fustelle: Knock Outs Punch
Nei punch troviamo il brand delle innovazioni: We 'r Memory keepers (i produttori del Crop-A-Dile). Propone un fantastico mega punch che trasforma il cartoncino 12"x12". Questo nuovo oggetto si chiama: The Lucky 8 punch, nome che si deve al grosso otto sul manico.
I disegni per ogni punch sono 3: un primo, un secondo e una combinazione dei due insieme.
Altro attrezzo favoloso è il Sew Easy sempre WRMK.
Fanno parte della linea le testine intercambiabili, il filo (anche nella versione Bakers' twine), il tappettino e le forbici. Il tutto era già stato presentato al CHA ma ora si è arricchito delle nuove testine che permettono di realizzare disegni strepitosi!
Passando a colle e adesivi c'è la Tombow che ha realizzato questi patch di colla ultra forte. Nella foto sono appesi degli oggettini di vetro del peso di 170 grammi utilizzando proprio questi gommini miracolosi. Nel caso vi dovesse servire...
Parlando di abbellimenti troviamo:
Trasparencies e Doilies della Webster's pages
I chalkboard stickers, dimensional stickers con glitter e Tissue paper (quella verde a pois) della Pink Paislee
Abbellimenti Maya Road in acrilico
la loro splendida idea di rivestire le chipboard alfabeto con le cerniere
e i sempre diversi chipboard album
Delle varie linee disegnate da Tim Holtz mi piace tutto per cui andate a vedere direttamente il suo blog!
E infine il mio brand preferito da sempre Basic Grey! Devo ancora decidere quel è la mia collezione preferita tra quelle nuove!
La cosa che interesserà a molti è questo "mobile" chiamato All in One Organizational System della Simply Renee. E' fatto a moduli per cui si può comporre come si vuole.